S. Stanislao Kostka SJ
16 July 2012
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TAGSanto, nato a Rostkòw (Polonia) il 28 ottobre 1550 e morto a Roma il 15 agosto 1568.
La famiglia di origine principesca, una delle poche a rimanere cattolotica quando il protestantesimo entra in Polonia, è importante nel governo e lo vuole diplomatico.
Stanislao studia a Vienna, alunno interno al collegio dei gesuiti, insieme al fratello Pawel. Quando i gesuiti lasciano alcuni edifici all’imperatore, i giovani abitano nella casa del senatore luterano Kimberker. Capace nelle lingue, contemporanee e classiche, ha abitudini di preghiera, anche notturne, che lo indeboliscono fisicamente e creano disagi nel luogo dove si trova.
Nella città, tra i teatri di scontro tra luterani in crescita e cattolici, Stanislao ammira particolarmente lo stile dei gesuiti e le sua preghiera lo rafforza nel desiderio di unirsi a loro.
E la famiglia? Il padre si oppone tanto da far ritenere prudente non accettare Stanislao nel noviziato di Vienna, ma uno dei padri gli consiglia di andare in Germania, dandogli una lettera per l’allora provinciale Pietro Canisio [link interno] e scrivendone una lui stesso al Borgia, padre generale [link interno].
E’ contrario anche il fratello, ma Stanislao parte a piedi per la Germania, dove incontra Canisio a Dilinga. Molto impressionato dalla personalità del giovane, questi lo mette alla prova come domestico del collegio per qualche tempo. Poi lo invia a Roma con altri due compagni.
Ancora a piedi cercando la sua strada e la volontà di Dio, raggiunge Roma il 27 ottobre 1567 e viene ricevuto dal Borgia. Qui, osteggiato dal padre stavolta con una lettera durissima, è uno dei novizi che inaugura il noviziato di Sant’Andrea al Quirinale [link interno]. Durante l’estate contrae la malaria a Roma e vi muore il 15 agosto 1568.
Legato all’eucarestia e alla figura materna di Maria, è stato proclamato santo insieme a Luigi Gonzaga [link interno] il 31 dicembre 1761 e riconosciuto patrono di tutti i novizi.
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1550
S. Stanislao Kostka SJ
Santo, nato a Rostkòw (Polonia) il 28 ottobre 1550 e morto a Roma il 15 agosto 1568.
La famiglia di origine principesca, una delle poche a rimanere cattolotica quando il protestantesimo entra in Polonia, è importante nel governo e lo vuole diplomatico.
Stanislao studia a Vienna, alunno interno al collegio dei gesuiti, insieme al fratello Pawel. Quando i gesuiti lasciano alcuni edifici all’imperatore, i giovani abitano nella casa del senatore luterano Kimberker. Capace nelle lingue, contemporanee e classiche, ha abitudini di preghiera, anche notturne, che lo indeboliscono fisicamente e creano disagi nel luogo dove si trova.
Nella città, tra i teatri di scontro tra luterani in crescita e cattolici, Stanislao ammira particolarmente lo stile dei gesuiti e le sua preghiera lo rafforza nel desiderio di unirsi a loro.
E la famiglia? Il padre si oppone tanto da far ritenere prudente non accettare Stanislao nel noviziato di Vienna, ma uno dei padri gli consiglia di andare in Germania, dandogli una lettera per l’allora provinciale Pietro Canisio [link interno] e scrivendone una lui stesso al Borgia, padre generale [link interno].
E’ contrario anche il fratello, ma Stanislao parte a piedi per la Germania, dove incontra Canisio a Dilinga. Molto impressionato dalla personalità del giovane, questi lo mette alla prova come domestico del collegio per qualche tempo. Poi lo invia a Roma con altri due compagni.
Ancora a piedi cercando la sua strada e la volontà di Dio, raggiunge Roma il 27 ottobre 1567 e viene ricevuto dal Borgia. Qui, osteggiato dal padre stavolta con una lettera durissima, è uno dei novizi che inaugura il noviziato di Sant’Andrea al Quirinale [link interno]. Durante l’estate contrae la malaria a Roma e vi muore il 15 agosto 1568.
Legato all’eucarestia e alla figura materna di Maria, è stato proclamato santo insieme a Luigi Gonzaga [link interno] il 31 dicembre 1761 e riconosciuto patrono di tutti i novizi.
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