S. Luigi Gonzaga SJ
16 July 2012
CATEGORIEPeople
TAGLuigi Gonzaga ( Mantova 1568 – Roma 1591) è riconosciuto in tutta la Chiesa come patrono dei giovani, perché fin da bambino si diede da fare per realizzare i suoi grandi desideri. Nella Compagnia di Gesù, egli è anche detto patrono dei “teologi”, cioè dei gesuiti che stanno affrontando gli studi di base di teologia, necessari per divenire prete. Luigi morì infatti all’età di 23 anni, quando era ancora studente al Collegio Romano. E’ perciò sepolto nella chiesa di Sant’Ignazio a Roma, al tempo cappella dell’importante università pontificia.
Luigi era il primogenito del marchese di Castiglione, appartenente a un ramo cadetto dei Gonzaga di Mantova. Sperimentò così il meglio e il peggio della prassi della grande nobiltà italiana. Per esempio, aveva conosciuto il modo di fare violento della truppa dei soldati comandati da suo padre. Durante un anno, aveva vissuto alla corte dei Medici, sperimentando gli effetti dolorosi che provocava l’infedeltà coniugale in questa famiglia. Infine, fece parte del corteo di nobili che si recò in Spagna per l’incoronazione a imperatore di Federico II. In quell’occasione fu notata la finezza dei modi del giovane Gonzaga e gli venne perciò chiesto di tenere un discorso ufficiale.
A 17, impose a suo padre la sua scelta di diventare gesuita, benché per le sue doti fosse il successore ideale per il marchesato. Se scelse di entrare in Compagnia, fu per assicurarsi di non ricevere un trattamento privilegiato. Luigi morì a Roma, dopo aver servito i malati durante un’epidemia di peste.
Share
1568
S. Luigi Gonzaga SJ
Luigi Gonzaga ( Mantova 1568 – Roma 1591) è riconosciuto in tutta la Chiesa come patrono dei giovani, perché fin da bambino si diede da fare per realizzare i suoi grandi desideri. Nella Compagnia di Gesù, egli è anche detto patrono dei “teologi”, cioè dei gesuiti che stanno affrontando gli studi di base di teologia, necessari per divenire prete. Luigi morì infatti all’età di 23 anni, quando era ancora studente al Collegio Romano. E’ perciò sepolto nella chiesa di Sant’Ignazio a Roma, al tempo cappella dell’importante università pontificia.
Luigi era il primogenito del marchese di Castiglione, appartenente a un ramo cadetto dei Gonzaga di Mantova. Sperimentò così il meglio e il peggio della prassi della grande nobiltà italiana. Per esempio, aveva conosciuto il modo di fare violento della truppa dei soldati comandati da suo padre. Durante un anno, aveva vissuto alla corte dei Medici, sperimentando gli effetti dolorosi che provocava l’infedeltà coniugale in questa famiglia. Infine, fece parte del corteo di nobili che si recò in Spagna per l’incoronazione a imperatore di Federico II. In quell’occasione fu notata la finezza dei modi del giovane Gonzaga e gli venne perciò chiesto di tenere un discorso ufficiale.
A 17, impose a suo padre la sua scelta di diventare gesuita, benché per le sue doti fosse il successore ideale per il marchesato. Se scelse di entrare in Compagnia, fu per assicurarsi di non ricevere un trattamento privilegiato. Luigi morì a Roma, dopo aver servito i malati durante un’epidemia di peste.
Storia della Compagnia
- All
- Curiosities
- Events
- People
- Stories