S. Giovanni Berchmans SJ
16 July 2012
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TAGGiovanni Berchmans (Diest 1599 – Roma 1621) era figlio di un calzolaio fiammingo, primogenito dei cinque figli. Avviatosi verso la vita ecclesiastica, iniziò gli studi latini nella Scuola Grande di Diest; ma nel 1612 , per problemi economici familiari, entrò nella casa del canonico Froymont, a Malines, per continuare i suoi studi presso la Scuola Grande della città. Al tempo stesso serviva come cameriere il Froymont e come istitutore alcuni giovanissimi ragazzi della nobiltà, convittori nella canonica.
Completati gli studi, intenzionato a diventare sacerdote, il 24 settembre 1618 emise la prima professione religiosa divenendo novizio gesuita e nel 1619 si trasferì a Roma per completare gli studi filosofici presso il Collegio Romano, dove, ammalatosi, morì solo due anni dopo, il 13 agosto 1621.
Giovanni è tradizionalmente rappresentato con un crocefisso tra le mani e il libro delle regole della sua comunità. A quel tempo, infatti, ogni comunità di gesuiti aveva delle norme proprie che permettevano di adattarne il funzionamento alla sua finalità (nel caso di Giovanni, la formazione dei giovani gesuiti) e alle particolarità regionali. Ora, Giovanni si era proposto di seguire con particolare cura queste norme, non per pedanteria, ma perché era cosciente del beneficio che ne derivava a tutta la sua comunità. Questo è certamente solo uno dei modi con cui s’esprimeva l’amicizia quotidiana di Giovanni per i suoi confratelli.
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1599
S. Giovanni Berchmans SJ
Giovanni Berchmans (Diest 1599 – Roma 1621) era figlio di un calzolaio fiammingo, primogenito dei cinque figli. Avviatosi verso la vita ecclesiastica, iniziò gli studi latini nella Scuola Grande di Diest; ma nel 1612 , per problemi economici familiari, entrò nella casa del canonico Froymont, a Malines, per continuare i suoi studi presso la Scuola Grande della città. Al tempo stesso serviva come cameriere il Froymont e come istitutore alcuni giovanissimi ragazzi della nobiltà, convittori nella canonica.
Completati gli studi, intenzionato a diventare sacerdote, il 24 settembre 1618 emise la prima professione religiosa divenendo novizio gesuita e nel 1619 si trasferì a Roma per completare gli studi filosofici presso il Collegio Romano, dove, ammalatosi, morì solo due anni dopo, il 13 agosto 1621.
Giovanni è tradizionalmente rappresentato con un crocefisso tra le mani e il libro delle regole della sua comunità. A quel tempo, infatti, ogni comunità di gesuiti aveva delle norme proprie che permettevano di adattarne il funzionamento alla sua finalità (nel caso di Giovanni, la formazione dei giovani gesuiti) e alle particolarità regionali. Ora, Giovanni si era proposto di seguire con particolare cura queste norme, non per pedanteria, ma perché era cosciente del beneficio che ne derivava a tutta la sua comunità. Questo è certamente solo uno dei modi con cui s’esprimeva l’amicizia quotidiana di Giovanni per i suoi confratelli.
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