P. Teilhard de Chardin SJ
16 July 2012
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TAGTeologo, antropologo e geologo conosciuto a livello internazionale, P. Pierre Teilhard de Chardin (Orcines, 1º maggio 1881 – New York, 10 aprile 1955) ha sempre cercato di integrare il suo lavoro scientifico con la sua esperienza di fede.
Wired ha visto in lui uno dei precursori di Internet, in quanto uno dei concetti chiave del pensiero di Teilhard de Chardin è quello di noosfera, intesa come grande coscienza collettiva che nasce dalle relazioni sociali umane e si sviluppa in maniera crescente fino a renderle sempre più condivise, formando piano piano una specie di grande mente che avvolge tutta la terra. Teilhard afferma poi che questo processo giungerà al culmine alla fine dei tempi, quando le relazioni tra gli uomini e con Dio diventeranno talmente intime e totali da permetterci di essere una cosa sola con gli altri e con Dio.
Il suo appoggio convinto alle tesi evoluzioniste si manifesta nelle sue tesi sul peccato originale, entrando in contrasto con le tesi classiche della dottrina della Chiesa. Oltre a perdere l’insegnamento, gli viene imposto di partire per la Cina, dove vive per vent’anni, senza che l’amore per la Chiesa venga meno.
Durante questo tempo continua le sue ricerche antropologiche – con la sua équipe scopre i primi resti del sinantropo –, e la sua riflessione teologica, terminando di scrivere “Il Fenomeno Umano”, la summa del suo pensiero.
Nel 1946 ritorna in Francia dove continua il suo lavoro di ricercatore, e nel 1951 si trasferisce a New York, dove vive fino alla morte.
La sua figura e il suo pensiero hanno continuato a sollevare discussioni per molto tempo anche in ambito non cattolico, fino a quando anche Benedetto XVI ha riconosciuto la forza del suo pensiero e l’influsso sul Concilio Vaticano II, in modo particolare riguardo alla Gaudium et Spes.
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1881
P. Teilhard de Chardin SJ
Teologo, antropologo e geologo conosciuto a livello internazionale, P. Pierre Teilhard de Chardin (Orcines, 1º maggio 1881 – New York, 10 aprile 1955) ha sempre cercato di integrare il suo lavoro scientifico con la sua esperienza di fede.
Wired ha visto in lui uno dei precursori di Internet, in quanto uno dei concetti chiave del pensiero di Teilhard de Chardin è quello di noosfera, intesa come grande coscienza collettiva che nasce dalle relazioni sociali umane e si sviluppa in maniera crescente fino a renderle sempre più condivise, formando piano piano una specie di grande mente che avvolge tutta la terra. Teilhard afferma poi che questo processo giungerà al culmine alla fine dei tempi, quando le relazioni tra gli uomini e con Dio diventeranno talmente intime e totali da permetterci di essere una cosa sola con gli altri e con Dio.
Il suo appoggio convinto alle tesi evoluzioniste si manifesta nelle sue tesi sul peccato originale, entrando in contrasto con le tesi classiche della dottrina della Chiesa. Oltre a perdere l’insegnamento, gli viene imposto di partire per la Cina, dove vive per vent’anni, senza che l’amore per la Chiesa venga meno.
Durante questo tempo continua le sue ricerche antropologiche – con la sua équipe scopre i primi resti del sinantropo –, e la sua riflessione teologica, terminando di scrivere “Il Fenomeno Umano”, la summa del suo pensiero.
Nel 1946 ritorna in Francia dove continua il suo lavoro di ricercatore, e nel 1951 si trasferisce a New York, dove vive fino alla morte.
La sua figura e il suo pensiero hanno continuato a sollevare discussioni per molto tempo anche in ambito non cattolico, fino a quando anche Benedetto XVI ha riconosciuto la forza del suo pensiero e l’influsso sul Concilio Vaticano II, in modo particolare riguardo alla Gaudium et Spes.
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