P. Roberto Busa SJ
16 July 2012
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TAGNasce a Vicenza nel 1913 e muore a Gallarate nel 2011.
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1933, è docente di filosofia scolastica nella Facoltà dell’Aloisianum a Gallarate e, successivamente, docente di linguistica ed ermeneutica computazionali all’Università Cattolica di Milano ed alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.
Tra i pionieri dell’uso dell’informatica nella linguistica, P. Busa, in collaborazione con l’IBM, ha realizzato, a partire dal 1949, la monumentale impresa dell’Index Thomisticus, informatizzando l’opera omnia di San Tommaso d’Aquino e dei testi a lui connessi. Nel 1980 è uscita l’edizione a stampa in 56 volumi e dal 1992 è disponibile su cd-rom.
Sfruttando l’apporto del computer che permette di realizzare censimenti integrali in breve tempo di molti universi linguistici chiusi, ha assicurato alle scienze linguistiche una maggiore precisione scientifica. Si è concentrato sulle più di 11 milioni parole latine del corpus thomisticum e, successivamente, su altrettanti di altre 22 lingue di 9 alfabeti diversi.
L’Index Thomisticus è un progetto linguistico pioniere nel suo genere, in cui ogni parola è fornita di ipertesti interni che, tra le numerose caratteristiche, specificano lemma, morfologia, tipologie e semantica. Questo lavoro è importante sia dal punto di vista dei contenuti che da quello del modello metodologico adottato.
“La linguistica computazionale – ricorda P. Busa – dovrebbe condurre gli studiosi a una maggiore attenzione alle parole, cioè a pensare le parole prima di esprimerle e questo oggi è molto importante”.
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1913
P. Roberto Busa SJ
Nasce a Vicenza nel 1913 e muore a Gallarate nel 2011.
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1933, è docente di filosofia scolastica nella Facoltà dell’Aloisianum a Gallarate e, successivamente, docente di linguistica ed ermeneutica computazionali all’Università Cattolica di Milano ed alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.
Tra i pionieri dell’uso dell’informatica nella linguistica, P. Busa, in collaborazione con l’IBM, ha realizzato, a partire dal 1949, la monumentale impresa dell’Index Thomisticus, informatizzando l’opera omnia di San Tommaso d’Aquino e dei testi a lui connessi. Nel 1980 è uscita l’edizione a stampa in 56 volumi e dal 1992 è disponibile su cd-rom.
Sfruttando l’apporto del computer che permette di realizzare censimenti integrali in breve tempo di molti universi linguistici chiusi, ha assicurato alle scienze linguistiche una maggiore precisione scientifica. Si è concentrato sulle più di 11 milioni parole latine del corpus thomisticum e, successivamente, su altrettanti di altre 22 lingue di 9 alfabeti diversi.
L’Index Thomisticus è un progetto linguistico pioniere nel suo genere, in cui ogni parola è fornita di ipertesti interni che, tra le numerose caratteristiche, specificano lemma, morfologia, tipologie e semantica. Questo lavoro è importante sia dal punto di vista dei contenuti che da quello del modello metodologico adottato.
“La linguistica computazionale – ricorda P. Busa – dovrebbe condurre gli studiosi a una maggiore attenzione alle parole, cioè a pensare le parole prima di esprimerle e questo oggi è molto importante”.
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