Le riduzioni in Paraguay
16 July 2012
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TAG“Riduzione” deriva dal verbo ducere. Significa la conversione o conquista di infedeli, come sinonimo di “vincere”, o di “persuadere” e “convertire” (da reducti fidei Jesu Christi). È utilizzato come sinonimo di missione in riferimento al popolo indios, nella sua prima fase di costituzione, quando ancora non ha raggiunto una conformazione sociale e politica definita.
Nella sua istituzione confluiscono varie motivazioni: la necessità di uno sfruttamento più razionale e organizzato della terra e delle sue risorse, un modo per superare la dispersione demografica e assicurare l’evangelizzazione, un controllo maggiore del territorio e dei suoi abitanti, un modo di consolidare la sovranità e il desiderio di proteggere giuridicamente l’indio.
La Compagnia di Gesù fin dai primi anni della sua presenza in America meridionale si vede implicata nel compito riduzionale, soprattutto nell’antica Provincia del Paraguay con gli indios guaraní. Ma sono stati i francescani i primi che, nel Paraguay del sec. XVI, si dedicano a questo compito.
Nella riduzione, la giornata di lavoro comincia con la messa per tutta la popolazione e dopo la colazione i lavoratori partorno per i campi. Al ritorno dal lavoro ricevono la dottrina, che normalmente termina con la preghiera del rosario.
La posizione delle riduzioni, in territorio di frontiera, spinge la Compagnia a pensare alla possibilità di formare un esercito per la sua difesa contro i bandeirantes provenienti dal territorio del Brasile. Nel sec. XVIII, si arriva ad avere un esercito guaraní formato da più di 12.000 uomini.
La vita nelle riduzioni per i gesuiti non è priva di ambiguità, contraddizioni ed eccessi che arrivano a essere materia di discussione nelle Congregazioni Generali.
Le riduzioni ricevono un colpo mortale con il Trattato di Madrid (1750) e con la guerra guaraní (1753-1756), poco prima dell’espulsione della Compagnia nel 1767 e 1768.
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Le riduzioni in Paraguay
“Riduzione” deriva dal verbo ducere. Significa la conversione o conquista di infedeli, come sinonimo di “vincere”, o di “persuadere” e “convertire” (da reducti fidei Jesu Christi). È utilizzato come sinonimo di missione in riferimento al popolo indios, nella sua prima fase di costituzione, quando ancora non ha raggiunto una conformazione sociale e politica definita.
Nella sua istituzione confluiscono varie motivazioni: la necessità di uno sfruttamento più razionale e organizzato della terra e delle sue risorse, un modo per superare la dispersione demografica e assicurare l’evangelizzazione, un controllo maggiore del territorio e dei suoi abitanti, un modo di consolidare la sovranità e il desiderio di proteggere giuridicamente l’indio.
La Compagnia di Gesù fin dai primi anni della sua presenza in America meridionale si vede implicata nel compito riduzionale, soprattutto nell’antica Provincia del Paraguay con gli indios guaraní. Ma sono stati i francescani i primi che, nel Paraguay del sec. XVI, si dedicano a questo compito.
Nella riduzione, la giornata di lavoro comincia con la messa per tutta la popolazione e dopo la colazione i lavoratori partorno per i campi. Al ritorno dal lavoro ricevono la dottrina, che normalmente termina con la preghiera del rosario.
La posizione delle riduzioni, in territorio di frontiera, spinge la Compagnia a pensare alla possibilità di formare un esercito per la sua difesa contro i bandeirantes provenienti dal territorio del Brasile. Nel sec. XVIII, si arriva ad avere un esercito guaraní formato da più di 12.000 uomini.
La vita nelle riduzioni per i gesuiti non è priva di ambiguità, contraddizioni ed eccessi che arrivano a essere materia di discussione nelle Congregazioni Generali.
Le riduzioni ricevono un colpo mortale con il Trattato di Madrid (1750) e con la guerra guaraní (1753-1756), poco prima dell’espulsione della Compagnia nel 1767 e 1768.
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