La chiesa del Gesù di Roma
17 July 2012
CATEGORIECuriosities
TAGLa chiesa del Gesù è la chiesa madre della Compagnia di Gesù, e in essa è conservata la tomba di sant’Ignazio di Loyola e di molti altri Superiori Generali dell’ordine. La chiesa è il primo esempio di uno stile architettonico che diventerà tipico dei luoghi di culto della Compagnia, al punto da essere definito “barocco gesuitico”. Si trovano esempi in molti posti, come ad esempio a Palermo, a Praga e in Bolivia. La sua caratteristica principale è la presenza di una sola grande navata centrale che permetteva a tutti i presenti di ascoltare il predicatore da qualsiasi punto.
Questo nuovo stile è il risultato di due diverse esigenze: da una parte quella dei gesuiti, che volevano una chiesa semplice, senza troppe decorazioni, con una struttura capace di far propagare liberamente il suono della voce del predicatore, e dall’altra quella del cardinale Alessandro Farnese, il finanziatore dei lavori, che voleva una chiesa che con il suo sfarzo rispecchiasse la sua ricchezza e il suo potere, secondo la consuetudine diffusa in quel tempo.
L’edificio è stato pensato in maniera tale da permettere a tutti coloro che entrano in chiesa di ripercorrere, con l’aiuto dei dipinti e delle sculture, il percorso degli Esercizi Spirituali, un percorso che termina con la partecipazione all’eucaristia, luogo di incontro personale con Cristo.
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La chiesa del Gesù di Roma
La chiesa del Gesù è la chiesa madre della Compagnia di Gesù, e in essa è conservata la tomba di sant’Ignazio di Loyola e di molti altri Superiori Generali dell’ordine. La chiesa è il primo esempio di uno stile architettonico che diventerà tipico dei luoghi di culto della Compagnia, al punto da essere definito “barocco gesuitico”. Si trovano esempi in molti posti, come ad esempio a Palermo, a Praga e in Bolivia. La sua caratteristica principale è la presenza di una sola grande navata centrale che permetteva a tutti i presenti di ascoltare il predicatore da qualsiasi punto.
Questo nuovo stile è il risultato di due diverse esigenze: da una parte quella dei gesuiti, che volevano una chiesa semplice, senza troppe decorazioni, con una struttura capace di far propagare liberamente il suono della voce del predicatore, e dall’altra quella del cardinale Alessandro Farnese, il finanziatore dei lavori, che voleva una chiesa che con il suo sfarzo rispecchiasse la sua ricchezza e il suo potere, secondo la consuetudine diffusa in quel tempo.
L’edificio è stato pensato in maniera tale da permettere a tutti coloro che entrano in chiesa di ripercorrere, con l’aiuto dei dipinti e delle sculture, il percorso degli Esercizi Spirituali, un percorso che termina con la partecipazione all’eucaristia, luogo di incontro personale con Cristo.
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