Fr. Mario Venzo SJ
16 July 2012
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TAGFratel Mario Venzo (Rossano Veneto 1900 – Gallarate 1989) studia all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e completa i suoi studi a Parigi, dove vive tra il 1925 e il 1940. Questo sarà un periodo molto importante per la sua crescita artistica e spirituale: Parigi in quegli anni era una città piena di stimoli e di opportunità, luogo d’incontro di alcuni tra i più grandi artisti del 900 europeo tra cui Picasso, Dalì, Modigliani, Tozzi e De Pisis, alcuni dei quali Venzo ebbe l’opportunità di conoscere. Visse una vita da bohemien per alcuni anni nello storico quartiere di Montparnasse, dove lentamente si fece conoscere grazie alla partecipazione ad alcune esposizioni sia collettive che individuali. Questi furono anche gli anni in cui iniziò il cammino di conversione, che lo portò a scegliere la vita religiosa secondo lo stile della Compagnia di Gesù. Entrato in noviziato nel 1941, diventa fratello coadiutore (metti il link alla domanda della FAQ : che differenza c’è tra un fratello e un sacerdote?), e decide di lasciare il mondo della pittura. Questo abbandono lo segna profondamente, al punto da vivere una profonda crisi dalla quale uscirà solo riprendendo a dipingere. Questo tempo di silenzio e meditazione non sarà però tempo perso: il suo stile è arricchito dalla spiritualità ignaziana, che lo avvicina alla natura in modo diverso, con uno sguardo più profondo che trova espressione attraverso colori più vivi.
Dal 1948 inizia di nuovo a partecipare attivamente alla vita artistica, esponendo in Italia, Francia, Germania e arrivando fino in Brasile, in Colombia e a New York.
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1900
Fr. Mario Venzo SJ
Fratel Mario Venzo (Rossano Veneto 1900 – Gallarate 1989) studia all’Accademia delle Belle Arti di Venezia e completa i suoi studi a Parigi, dove vive tra il 1925 e il 1940. Questo sarà un periodo molto importante per la sua crescita artistica e spirituale: Parigi in quegli anni era una città piena di stimoli e di opportunità, luogo d’incontro di alcuni tra i più grandi artisti del 900 europeo tra cui Picasso, Dalì, Modigliani, Tozzi e De Pisis, alcuni dei quali Venzo ebbe l’opportunità di conoscere. Visse una vita da bohemien per alcuni anni nello storico quartiere di Montparnasse, dove lentamente si fece conoscere grazie alla partecipazione ad alcune esposizioni sia collettive che individuali. Questi furono anche gli anni in cui iniziò il cammino di conversione, che lo portò a scegliere la vita religiosa secondo lo stile della Compagnia di Gesù. Entrato in noviziato nel 1941, diventa fratello coadiutore (metti il link alla domanda della FAQ : che differenza c’è tra un fratello e un sacerdote?), e decide di lasciare il mondo della pittura. Questo abbandono lo segna profondamente, al punto da vivere una profonda crisi dalla quale uscirà solo riprendendo a dipingere. Questo tempo di silenzio e meditazione non sarà però tempo perso: il suo stile è arricchito dalla spiritualità ignaziana, che lo avvicina alla natura in modo diverso, con uno sguardo più profondo che trova espressione attraverso colori più vivi.
Dal 1948 inizia di nuovo a partecipare attivamente alla vita artistica, esponendo in Italia, Francia, Germania e arrivando fino in Brasile, in Colombia e a New York.
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