Fr. Andrea Pozzo SJ
16 July 2012
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TAGFratel Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709) fu uno dei più importanti pittori della sua epoca, noto nei libri d’arte per la sua maestria nelle tecniche della prospettiva e del trompe l’œil. Il suo trattato sulla prospettiva ebbe in effetti un successo enorme, con traduzioni anche in russo e cinese.
Andrea era figlio di un milanese che abitava a Trento, allora parte dei domini dell’impero austriaco. Fin da giovane si dedicò alla pittura. Il suo desiderio di vita consacrata lo spinse a divenire gesuita all’età di 23 anni. Tra le sue opere più importanti, segnaliamo la decorazione pittorica della chiesa di Sant’Ignazio, a Roma, dove il Pozzo trasforma gli spazi, dando l’impressione che non ci sia più la volta della navata. Nella chiesa sembra che le strutture architettoniche delle pareti si prolunghino nel cielo aperto, inquadrando un’allegoria della missione della Compagnia. Sant’Ignazio, nel centro della scena, riceve una luce mistica da Dio Padre attraverso il Cristo. Da Ignazio, questa luce passa per altri santi gesuiti, e da questi verso i quattro continenti allora conosciuti, permettendo a tutti popoli di liberarsi dal dominio del Maligno e di rivolgersi liberamente a Dio. Sempre a Roma vanno segnalate tra le opere di Pozzo la finta cupola e l’altare di sant’Ignazio nella chiesa del Gesù e il corridoio ricco ed esuberante nelle decorazioni e nei giochi prospettici che introduce alle Camerette di Sant’Ignazio.
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1642
Fr. Andrea Pozzo SJ
Fratel Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709) fu uno dei più importanti pittori della sua epoca, noto nei libri d’arte per la sua maestria nelle tecniche della prospettiva e del trompe l’œil. Il suo trattato sulla prospettiva ebbe in effetti un successo enorme, con traduzioni anche in russo e cinese.
Andrea era figlio di un milanese che abitava a Trento, allora parte dei domini dell’impero austriaco. Fin da giovane si dedicò alla pittura. Il suo desiderio di vita consacrata lo spinse a divenire gesuita all’età di 23 anni. Tra le sue opere più importanti, segnaliamo la decorazione pittorica della chiesa di Sant’Ignazio, a Roma, dove il Pozzo trasforma gli spazi, dando l’impressione che non ci sia più la volta della navata. Nella chiesa sembra che le strutture architettoniche delle pareti si prolunghino nel cielo aperto, inquadrando un’allegoria della missione della Compagnia. Sant’Ignazio, nel centro della scena, riceve una luce mistica da Dio Padre attraverso il Cristo. Da Ignazio, questa luce passa per altri santi gesuiti, e da questi verso i quattro continenti allora conosciuti, permettendo a tutti popoli di liberarsi dal dominio del Maligno e di rivolgersi liberamente a Dio. Sempre a Roma vanno segnalate tra le opere di Pozzo la finta cupola e l’altare di sant’Ignazio nella chiesa del Gesù e il corridoio ricco ed esuberante nelle decorazioni e nei giochi prospettici che introduce alle Camerette di Sant’Ignazio.
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