B. Pierre Favre SJ
16 July 2012
CATEGORIEPeople
TAGNel gruppo degli studenti di teologia che diedero origine alla Compagnia di Gesù, Pietro Favre (Villaret 1506 – Roma, 1547) fu intellettualmente il più brillante, nonché il più umile e il più disponibile a servire gli altri.
Figlio di pastori della Savoia, fin da ragazzo desidera studiare. Uno zio prete riconosce le sue capacità intellettuali e lo mette in condizioni di realizzare il suo desiderio. Giunto a Parigi per i suoi studi, si ritrova a condividere la stanza con Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. Con Ignazio si crea subito un’intesa e una collaborazione reciproca: Pietro aiuta Ignazio nei suoi studi e quest’ultimo lo accompagna a superare gli scrupoli che lo bloccano nella sua vita spirituale, facendolo sentire indegno di diventare prete.
Più tardi, quando i Compagni si stabiliranno a Roma, Ignazio l’avrebbe voluto come superiore del gruppo al suo posto. Ma le necessità spingono Pietro altrove, come inviato a ristabilire la pace in luoghi di conflitto, dapprima in Italia, dove la popolazione di Parma è in rivolta contro gli eccessi di un cardinale che la governa. Poi in Germania e nei Paesi Bassi, per cercare una mediazione con la nascente Riforma protestante. Infine in Spagna, dove lo sviluppo rapido della Compagnia di Gesù non si realizza senza tensioni e incomprensioni.
Pietro fu il secondo dei primi gesuiti a morire, a un’età relativamente giovane. Apparentemente egli non ha lasciato grandi opere che onorino la sua memoria. Tuttavia, molti di coloro che entrarono in contatto con lui maturarono profonde conversioni e alcuni di loro, come Pietro Canisio e Francesco Borgia, diventarono a loro volta gesuiti.
Share
1506
B. Pierre Favre SJ
Nel gruppo degli studenti di teologia che diedero origine alla Compagnia di Gesù, Pietro Favre (Villaret 1506 – Roma, 1547) fu intellettualmente il più brillante, nonché il più umile e il più disponibile a servire gli altri.
Figlio di pastori della Savoia, fin da ragazzo desidera studiare. Uno zio prete riconosce le sue capacità intellettuali e lo mette in condizioni di realizzare il suo desiderio. Giunto a Parigi per i suoi studi, si ritrova a condividere la stanza con Ignazio di Loyola e Francesco Saverio. Con Ignazio si crea subito un’intesa e una collaborazione reciproca: Pietro aiuta Ignazio nei suoi studi e quest’ultimo lo accompagna a superare gli scrupoli che lo bloccano nella sua vita spirituale, facendolo sentire indegno di diventare prete.
Più tardi, quando i Compagni si stabiliranno a Roma, Ignazio l’avrebbe voluto come superiore del gruppo al suo posto. Ma le necessità spingono Pietro altrove, come inviato a ristabilire la pace in luoghi di conflitto, dapprima in Italia, dove la popolazione di Parma è in rivolta contro gli eccessi di un cardinale che la governa. Poi in Germania e nei Paesi Bassi, per cercare una mediazione con la nascente Riforma protestante. Infine in Spagna, dove lo sviluppo rapido della Compagnia di Gesù non si realizza senza tensioni e incomprensioni.
Pietro fu il secondo dei primi gesuiti a morire, a un’età relativamente giovane. Apparentemente egli non ha lasciato grandi opere che onorino la sua memoria. Tuttavia, molti di coloro che entrarono in contatto con lui maturarono profonde conversioni e alcuni di loro, come Pietro Canisio e Francesco Borgia, diventarono a loro volta gesuiti.
Storia della Compagnia
- All
- Curiosities
- Events
- People
- Stories