Approvazione della Compagnia
16 July 2012
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TAGGiunti a Roma, Ignazio e i primi compagni, animati dal desiderio di mettersi al servizio del Papa, si interrogano sull’opportunità di darsi una regola e un capo, piuttosto che agire ognuno per conto proprio. Alla fine capiscono che è meglio strutturarsi secondo le regole del diritto canonico e ottenere l’approvazione ufficiale del Papa. La Formula Instituti, approvata da Paolo III il 3 settembre 1539, contiene i principali fondamenti della Compagnia: il carattere esplicitamente apostolico, il fine di far progredire gli uomini nella fede e nella cultura religiosa, la povertà, l’obbedienza alla Santa Sede e al preposito, l’abolizione del coro, la promessa di recarsi ovunque il papa avesse indicato.
Papa Paolo III concede l’approvazione pontificia con la bolla Regimini militantis Ecclesiae del 27 settembre 1540, imponendo il limite di sessanta membri. Ignazio viene eletto all’unanimità e con sua resistenza Preposito Generale. Il 22 aprile 1541, nella basilica di San Paolo fuori le mura, i primi compagni pronunciano i loro voti solenni. Il limite numerico viene abolito nel 1544 (bolla Iniunctum nobis) e il 21 luglio 1550, con la bolla Exposcit debitum, l’ordine è confermato da Papa Giulio III.
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1540
Approvazione della Compagnia
Giunti a Roma, Ignazio e i primi compagni, animati dal desiderio di mettersi al servizio del Papa, si interrogano sull’opportunità di darsi una regola e un capo, piuttosto che agire ognuno per conto proprio. Alla fine capiscono che è meglio strutturarsi secondo le regole del diritto canonico e ottenere l’approvazione ufficiale del Papa. La Formula Instituti, approvata da Paolo III il 3 settembre 1539, contiene i principali fondamenti della Compagnia: il carattere esplicitamente apostolico, il fine di far progredire gli uomini nella fede e nella cultura religiosa, la povertà, l’obbedienza alla Santa Sede e al preposito, l’abolizione del coro, la promessa di recarsi ovunque il papa avesse indicato.
Papa Paolo III concede l’approvazione pontificia con la bolla Regimini militantis Ecclesiae del 27 settembre 1540, imponendo il limite di sessanta membri. Ignazio viene eletto all’unanimità e con sua resistenza Preposito Generale. Il 22 aprile 1541, nella basilica di San Paolo fuori le mura, i primi compagni pronunciano i loro voti solenni. Il limite numerico viene abolito nel 1544 (bolla Iniunctum nobis) e il 21 luglio 1550, con la bolla Exposcit debitum, l’ordine è confermato da Papa Giulio III.
Storia della Compagnia
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