P. Claudio Aquaviva SJ
16 July 2012
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TAGNasce il 14 di settembre 1543 ad Atri (Teramo) e muore il 31 gennaio 1615 a Roma.
È il quinto Padre generale. Il suo generalato, durato 34 anni, è il più lungo nella storia della Compagnia. Durante questo periodo, la Compagnia di Gesù conosce uno sviluppo decisivo e molto rapido, soprattutto nelle sue opere, e il numero di gesuiti passa da 5.165 a 13.112.
Aquaviva è un gesuita impregnato dallo spirito degli Esercizi e delle Costituzioni: di solida fede religiosa, con una visione soprannaturale della Compagnia di Gesù e del suo fine, lavora con audacia e spirito d’iniziativa nelle diverse forme delle missioni apostoliche.
Si rivela un Padre generale cosciente del suo proprio compito di custode e difensore dell’autenticità e dell’originalità dell’Istituto ignaziano; per questo lotta con intransigenza perseverante, con l’appoggio delle Congregazioni Generali e dei Santi Padri (eccetto Clemente VIII), contro gli oppositori interni ed esterni che vogliono cambiarlo. Per quanto riguarda, invece, le controversie teologiche, si dimostra flessibile, distinguendo la dottrina della Compagnia dall’opinione privata di un gesuita.
Rispetto all’ambito interno della Compagnia, conferma l’ora di meditazione quotidiana introdotta da Borgia e confermata dalla Congregazione Generale IV, insieme ai due esami di coscienza. Nel campo della formazione gesuita interviene per dare la forma definitiva al piano della terza probazione e stabilisce che si nomini un padre spirituale per ogni comunità. Tra i numerosissimi documenti che pubblica, citiamo il Directorio degli Esercizi Spirituali e la Ratio Studiorum [LINK].
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P. Claudio Aquaviva SJ
Nasce il 14 di settembre 1543 ad Atri (Teramo) e muore il 31 gennaio 1615 a Roma.
È il quinto Padre generale. Il suo generalato, durato 34 anni, è il più lungo nella storia della Compagnia. Durante questo periodo, la Compagnia di Gesù conosce uno sviluppo decisivo e molto rapido, soprattutto nelle sue opere, e il numero di gesuiti passa da 5.165 a 13.112.
Aquaviva è un gesuita impregnato dallo spirito degli Esercizi e delle Costituzioni: di solida fede religiosa, con una visione soprannaturale della Compagnia di Gesù e del suo fine, lavora con audacia e spirito d’iniziativa nelle diverse forme delle missioni apostoliche.
Si rivela un Padre generale cosciente del suo proprio compito di custode e difensore dell’autenticità e dell’originalità dell’Istituto ignaziano; per questo lotta con intransigenza perseverante, con l’appoggio delle Congregazioni Generali e dei Santi Padri (eccetto Clemente VIII), contro gli oppositori interni ed esterni che vogliono cambiarlo. Per quanto riguarda, invece, le controversie teologiche, si dimostra flessibile, distinguendo la dottrina della Compagnia dall’opinione privata di un gesuita.
Rispetto all’ambito interno della Compagnia, conferma l’ora di meditazione quotidiana introdotta da Borgia e confermata dalla Congregazione Generale IV, insieme ai due esami di coscienza. Nel campo della formazione gesuita interviene per dare la forma definitiva al piano della terza probazione e stabilisce che si nomini un padre spirituale per ogni comunità. Tra i numerosissimi documenti che pubblica, citiamo il Directorio degli Esercizi Spirituali e la Ratio Studiorum [LINK].
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